1 minuto di fronte a un essere umano dal mondo: connettersi al cuore con Human online

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Ho scoperto un’esperienza fantastica di connessione umana.
Human online.

É un momento storico in cui siamo tutti in situazioni simili. Condividiamo un’emergenza mondiale e abbiamo la possibilità di sentirci umani.
Umani nella preoccupazione. Nelle paure. Nei dubbi. Nelle difficoltà.
Umani anche nella comprensione degli affetti più veri, del valore della salute, della gioia delle piccole cose.
Nell’accettarci così come siamo.
Con la ricrescita.
Con i capelli raccolti con una molletta in casa.
Con la nostra vulnerabilità.
Nella sicurezza delle nostre case.

Così, in tutto il mondo.
Il virus non conosce colore della pelle, appartenenza ideologica, ricchezza, luogo e provenienza.
Tutto il mondo è vicino.

www.human.online

Aprire questo link permette di connettersi per un minuto con una qualsiasi persona dal mondo che non conosciamo. Da casa a casa. In presenza di “ascolto”, in silenzio.
Non è un ascolto di suoni. É un ascolto di sguardi ed emozioni.
É il sistema che incrocia le persone.
Si appare nello schermo senza audio e si rimane in presenza per un minuto, guardandosi negli occhi, da essere umano a essere umano.
Poi ci si ringrazia.
E si conserva l’esperienza nel cuore, senza identità.

Ci si concentra sullo sguardo.
Sugli occhi.
Sul sorriso.
Sulla mimica del viso.

Sul cuore che traspare dal volto.

"Basta guardare qualcuno in faccia un po’ di più, per avere la sensazione alla fine di guardarti allo specchio."
Paul Auster
Paul Auster
sguardo occhio emozioni

Ci sono molti messaggi impliciti che passano. 
“Siamo tutti uguali”.
“Ti capisco”.
“Grazie di dedicare un minuto a me”.
“Chissà dove sei”
“Chissà come stai”.
“Chissà cosa fai nella vita”.

Si può sperimentare una meravigliosa capacità dell’uomo. Un intenso mettersi nei panni dell’altro. Ascoltarlo. Vederlo.

L’empatia.

Si comunica con l’anima. 
La distanza si riduce e mentre ci si guarda intensamente con gli occhi, si toglie la maschera e ci si lascia osservare per un minuto in una connessione di rara bellezza.

Lo sguardo parla.

Ci si sente umani.

Si attivano i propri neuroni a specchio.

Come scrive Arianna Valentino nel libro “In empatia è la vita migliore che ci sia”, “il collegamento empatico si stabilisce grazie a un mero meccanismo biologico. I neuroni a specchio chiamano in causa quelli motori, così quando vediamo compiere movimenti che conosciamo bene anche i nostri muscoli reagiscono, in una sorta di mini-emulazione”.

Ecco spiegato perché, all’interno del minuto di presenza e connessione con l’altro, c’è chi inizia a sorridere, e anche l’altro sorride.

L’esperienza è meravigliosa. 
Vi consiglio di concedervi un minuto della vostra giornata per connettervi con voi stessi, e quindi con l’altro.

Perché infondo anche solo un sorriso e uno sguardo possono cambiare una giornata.

"Il grande dono di noi esseri umani e che abbiamo il potere dell’empatia, e tutti noi possiamo percepire il misterioso legame che ci unisce."
Meryl Streep
Meryl Streep

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