Etimologia di desiderio: un’emozione forte in tempi di covid-19

  • Categoria dell'articolo:Etimologia
  • Autore dell'articolo:
  • Articolo pubblicato:Maggio 20, 2020
  • Commenti dell'articolo:0 commenti
Al momento stai visualizzando Etimologia di desiderio: un’emozione forte in tempi di covid-19

L’origine della parola desiderio è alquanto ammaliante e curiosa. Per sognatori doc.

Questo termine deriva dal latino e risulta composto dalla preposizione de- che in latino ha sempre un’accezione negativa (mancanza) e dal termine sidus che significa, letteralmente, stella.
Desiderare significa, quindi, “avvertire la mancanza delle stelle”, di buoni auspici e quindi per estensione questo verbo ha assunto anche l’accezione corrente, intesa come percezione di una mancanza.

Quando ci manca qualcosa o qualcuno lo pensiamo, lo sogniamo, lo visualizziamo, lo cerchiamo.

Lo cerchiamo? Sicuri di cercare sempre quello che desideriamo?
A volte lo desideriamo solo, e ci fermiamo li.
Molte cose nella nostra vita le bramiamo ma non facciamo nulla per ottenerle.
Ed è forse lì il gap tra il valorizzare qualcosa e cercare di ottenerlo con tutti noi stessi e invece fermarsi solo a desiderarlo.
Mi viene in mente una frase del famoso Steve Jobs il quale diceva:

Siate affamati, siate folli”.

Essere affamati significa desiderare follemente ciò che ci manca.

Questa quarantena covid ci ha resi più ricchi.

Più ricchi di desideri.

Quaranta giorni o giù di lì.

"Signore, fa che io possa sempre desiderare più di quanto io riesca a realizzare."
Michelangelo
Michelangelo
Dente di leone desiderio
  • Un caffè del bar.
  • L’abbraccio di un amico.
  • Il bacio di chi ama.
  • La prova del vestito in vetrina.
  • La carezza di un bambino che non é figlio tuo.
  • Il profumo del mare.
  • Il pic nic della domenica nel parco.
  • Il sapore della griglia condivisa.
  • La spesa con chi ami.
  • L’aria di montagna insieme.
  • Una stretta di mano professionale.
  • Un sorriso di un passante senza coperture.
  • L’incrocio di uno sguardo scoperto.
  • La maestra di tuo figlio accanto a lui.
  • La pacca sulla spalla nel dialogo.
  • La mimica dei volti.
  • La famiglia allargata.
  • Le risate degli amici.
  • Un giro in auto di notte condiviso.
  • Le mani dei bambini schiacciati nei vetri della gelateria.
  • Il lettino steso al sole nella spiaggia.
  • La mano nella mano senza pudore.
  • Le grida dei bambini nelle altalene.
  • La libertà.
  • Un telefono vuoto.
  • Il contatto fisico.
  • Una chiacchierata a pochi cm dal respiro dell’altro.
  • La cuffietta condivisa nell’orecchio dell’amico.


Desideri.

Quante cose avevamo dato per scontate e ora ci sembrano avere un valore immenso?

L’augurio che faccio a me stessa e a tutti noi é che possiamo conservare questi desideri nel cuore come una preziosa ricchezza e, anche quando li avremo esauditi, non darli più per scontati ma valorizzarli come se fossero stelle preziose che ci mancano (de-siderare).

Scriviamoli. Scriviamo tutto ciò che abbiamo desiderato in questo tempo.
Sarà un valore anche per le future generazioni, i nostri figli, nipoti, ma anche per noi stessi, rileggere a posteriori ciò che abbiamo scritto, ciò che abbiamo follemente desiderato.

E aggiorniamo in continuo la lista.

Ogni desiderio avverato sarà una gioia.

Qui sotto trovi un esempio di quaderno per annotare i nostri desideri.

"La cosa più bella nella vita è il desiderio, è la cosa bella più prossima alla soddisfazione."
Maria Mitchell
Maria Mitchell

Hai trovato interessante questo contenuto? Condividilo!