In fondo i bambini, che stanno nel qui e ora e sono maestri nel viversi il presente catturando tutto il bello che ci offre senza affanni, passano la famosa fase dei “perché?”.
Per loro il mondo è tutto nuovo, i loro occhi hanno sete di scoperta e curiosità, e dopo essersi meravigliati di qualcosa che spesso l’adulto ritiene banale, si chiedono “perché?”.
“Perché il sole è giallo?”
“Perché il cielo è blu?”
Per noi l’augurio che possiamo meravigliarci di fronte alle piccole cose, rimanere a bocca aperta di fronte a un tramonto, a un fiore dai colori speciali, e ringraziare per il dono della bellezza.
Che riempie il cuore di gioia.
E se da oggi provassimo a meravigliarci di più?