Conosciamo e diamo un nome alle opere d’arte dei pittori famosi, adulti che hanno saputo ascoltare e valorizzare la loro parte creativa, l’espressione delle loro emozioni, e delle loro intuizioni. Ogni artista è come se sapesse ascoltare la parte “fanciulla” dentro di lui, quella che non ha filtri e non ha preconcetti e rielabora il mondo a modo suo.
Ogni disegno di bambini ha il diritto di essere concepito come un’opera d’arte vera e propria.
Siamo soliti indirizzare i bambini ad approcciarsi al disegno in modo strutturato: per esempio insegnando loro a rappresentare la figura umana attraverso uno schema corporeo, secondo modalità e sequenze precise, oppure al riprodurre qualcosa di fedele alla realtà, inducendoli a rispettare le regole, in particolare per quanto riguarda la coloritura dentro i bordi.
Ci dimentichiamo però quanta importanza abbia, accanto alla parte per così dire didattica, di lasciare un prezioso, essenziale e fondamentale LUSSO ai bambini, la LIBERTÀ DI ESPRESSIONE.
Solo lasciandoli davvero liberi di esprimersi senza schemi e canoni preconfezionati, potranno far esplodere le loro emozioni nel foglio, rielaborare a modo loro la visione del mondo, dare libero sfogo alla CREATIVITÀ.
È importante, oltre all’aspetto fantasioso, l’aspetto emozionale e relazionale del disegno: molto spesso il bambino disegna pensando a qualcuno. “Lo sto facendo per la mamma”- “Lo sto facendo per il papà”. Ed è un gesto meraviglioso, perché in quel foglio c’è il tempo, la concentrazione, il colore, la scelta, le emozioni, la rappresentazione.
L’immagine qui sopra raffigura un disegno reale di una bambina di sei anni con delle difficoltà di linguaggio, la quale ha espresso tutta la sua dolcezza, umanità, empatia, generosità e amorevolezza dipingendo tre cuori per delle persone presenti nella stanza. Due per le maestre, simili ma con colori diversi, uno per il fratello.
La sua delicatezza d’animo ha fatto sì che, per l’amico di suo fratello presente in stanza, facesse un dipinto sempre con occhi e bocca sorridenti, ma anziché a cuore a cerchio, come a voler differenziare il legame emotivo pur senza escludere. Dove non arriva la parola, arriva l’arte, arrivano le sensazioni, le emozioni.
Quella capacità di riservare una forma di espressione in base alla persona a cui è destinata l’opera, è una bellissima forma di selezione artistica che i bambini sanno realizzare con naturalezza.
Infondo, ogni bambino, ogni persona é un’opera d’arte unica nel suo genere.
